sabato 14 maggio 2011

La collezione

Devo ammettere che ho un debole per il collezionismo: da bambina collezionavo piume di uccello, da ragazza orecchini e ..prima di diventare zitella collezionavo uomini.
La mia era una collezione ben nutrita con pezzi unici. Il neoseparato traumatizzato dal matrimonio, quello che mia figlia è l'unico amore della mia vita?  Celo. Il quarantenne vergine che vive ancora con la mamma? Celo Uomo sposato, quello che mia moglie non mi capisce? Manca ( ach..mi devo impegnare di più)   Bello, ricco, dannato? Celo.  Uomo in carriera sposato con il lavoro? Celo.  Single quarantacinquenne allergico a qualsiasi rapporto superiore ad una settimana? Celo ( ma questo è un pezzo comune).
Ma lasciate che vi presenti il pezzo migliore della mia collezione, un esemplare più unico che raro: il disoccupato malato di cancro che oltre a queste cose : 1) mi tradiva, 2) ci provava con qualsiasi donna in circolazione 3) mi sfruttava economicamente, praticamente ed emotivamente 4) ha fatto altre cose troppo bastarde per poter essere scritte su questo blog.
Che il bello e dannato sia un pò bastardo è risaputo e infatti fa parte del suo fascino: in fondo nessuno ( me compresa) si aspetta che uno cosi si innamori veramente della ragazza della porta accanto che poi sarei io. 
Inoltre, innamorarsi di un bello e dannato hai i suoi indiscutibili vantaggi come momenti memorabili di passione e appuntamenti da sogno in cui lui riesce a farti sentire una dea.
Certo si sa già che non durerà, perchè le cose belle finiscono sempre, ma in un certo senso fa parte del gioco.
Invece che uno sfigato di rara sfiga, uno di quelli che toccano il tuo lato nascosto da crocerossina, quello a cui hai dato tutto quello che avevi e potevi dare fino ad esaurirti, ti ricambi con odio, disprezzo e crudeltà gratuita..mi ha fatto capire che potevo chiudere la mia collezione di uomini perchè ho battuto ogni record.
Scommetto che un esemplare cosi non ce l'avete nella vostra collezione, vero?

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