Sapete quello che vi dico? Io non mi accontento più! Non è vero che chi si contenta gode, chi si contenta finisce per intristirsi e per perdere l'autostima.
E lo so bene perchè mi sono accontentata anche troppo in passato.
Tutte le volte che ho cercato di fare andare bene le cose a tutti i costi, di giustificare certi comportamenti "perchè tanto siamo all'inizio e alla nostra età nessuno si innamora subito", di chiudere gli occhi su certi difetti che mi infastidivano, dicendomi che " tanto l'uomo perfetto non esiste", mi sono ritrovata in una storia più triste e noiosa dell'altra.
Per esempio sono uscita con un fascistone con simpatie Hitleriane che aveva come suoneria del cellulare: " Facetta nera dell'abissina"e come se non bastasse, era più basso di me di cinque centimetri ( e ce l'aveva veramente piccolo).
Io a cercare di convincermi che avere delle idee politiche diverse in una coppia non è un gran problema ma quando ho scoperto che andava a prostitute e che riteneva che in caso di litigio l'uomo fosse autorizzato a prendere la sua donna a schiaffoni , sono scappata a gambe levate.
Mi aveva raccontato di vari schiaffoni dati alla sua fidanzata in occasione di presunti tradimenti mentre lui la tradiva regolarmente ma per l'uomo è una cosa diversa "perchè l'omo è omo".
Ovviamente sono fuggita alla velocità della luce prima di subire la stessa sorte della sua ex.
Poi c'è stato Enzo: mi ero resa conto sin dall'inizio che fosse "leggermente" ossessivo ( mi costringeva a lavarmi le mani almeno 5 volte durante il pasto ed era veramente seccante alzarmi in continuazione mentre stavo mangiando) ma io a dirmi che nessuno è perfetto e poi lui, a differenza degli altri, voleva una storia seria.
Nel giro di un mese la nostra storia è diventa un presidio di igiene sanitaria con lui che controllava lo stato di pulizia del wc e i nostri discorsi ruotavano intorno ai prodotti per la pulizia del water (per la quale aveva una vera ossessione) alla raccolta differenziata dei rifiuti e a germi e batteri.
Il peggio è stato ( e vi giuro non mento!) quando mi ha detto che non voleva fare l'amore con me se non mi fossi debitamente disinfettata: infatti il pensiero dei germi che potevo avere addosso gli faceva passare tutta la libido.
Ovviamente io non mi sono disinfettata e la storia è finita con un memorabile litigio.
Che cosa ci ho ricavato da queste storie? Certo ho fatto delle esperienze ma niente che valesse la pena di vivere nè di ricordare perchè erano storie che partivano già da una base pericolante.
Una vocina dentro di me mi diceva sin dall'inizio che non erano quelli giusti ma io cercavo di ignorarla perchè volevo fidanzarmi a tutti i costi.
Passavo sopra a tutto quello che non mi piaceva, sperando che con il tempo le cose si sarebbero aggiustate ma le cose con il tempo peggioravano e basta.
Adesso non esco più con il primo tizio qualsiasi tanto per "fare serata" o perchè non ho niente di meglio da fare il sabato sera o perchè ho bisogno di sentirmi un pò corteggiata.
Che dite? Sono o non sono una vera zitella?
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