venerdì 20 maggio 2011

Io non mi accontento più

Sapete quello che vi dico? Io non mi accontento più! Non è vero che chi si contenta gode, chi si contenta finisce per intristirsi e per perdere l'autostima.
E lo so bene perchè mi sono accontentata anche troppo in passato.
Tutte le volte che ho cercato di fare andare bene le cose a tutti i costi, di giustificare certi comportamenti "perchè tanto siamo all'inizio e alla nostra età nessuno si innamora subito", di chiudere gli occhi su certi difetti che mi infastidivano, dicendomi che " tanto l'uomo perfetto non esiste", mi sono ritrovata in una storia più triste e noiosa dell'altra.
Per esempio sono uscita con un fascistone con simpatie Hitleriane che aveva come suoneria del cellulare: " Facetta nera dell'abissina"e come se non bastasse, era più basso di me di cinque centimetri ( e ce l'aveva veramente piccolo).
 Io a cercare di convincermi che avere delle idee politiche diverse in una coppia non è un gran problema ma quando ho scoperto che andava a prostitute e che riteneva che in caso di litigio  l'uomo fosse autorizzato a prendere la sua donna a schiaffoni , sono scappata a gambe levate.
Mi aveva raccontato di vari schiaffoni dati alla sua fidanzata in occasione di presunti tradimenti  mentre lui la tradiva regolarmente ma per l'uomo è una cosa diversa "perchè l'omo è omo".
Ovviamente sono fuggita alla velocità della luce prima di subire la stessa sorte della sua ex.
Poi c'è stato Enzo: mi ero resa conto  sin dall'inizio che fosse "leggermente"  ossessivo ( mi costringeva a lavarmi le mani almeno 5 volte durante il pasto ed era veramente seccante alzarmi in continuazione mentre stavo mangiando) ma io a dirmi che nessuno è perfetto e poi lui, a differenza degli altri, voleva una storia seria.
Nel giro di un mese la nostra storia è diventa un presidio di igiene sanitaria con lui che controllava lo stato di pulizia del wc e i nostri discorsi ruotavano intorno ai prodotti per la pulizia del water (per la quale  aveva una vera ossessione)  alla raccolta differenziata dei rifiuti e a germi e batteri.     
Il peggio è stato ( e vi  giuro non mento!) quando mi ha detto che non voleva fare l'amore con me se non mi fossi debitamente disinfettata: infatti il pensiero dei germi che potevo avere addosso gli faceva passare tutta la libido.
Ovviamente io non mi sono disinfettata e la storia è finita con un memorabile litigio.
Che cosa ci ho ricavato da queste storie? Certo ho fatto delle esperienze ma niente che valesse la pena di vivere nè di ricordare perchè erano storie che partivano già da una base pericolante.
Una vocina dentro di me mi diceva sin dall'inizio che non erano quelli giusti ma io cercavo di ignorarla perchè volevo fidanzarmi a tutti i costi.
Passavo sopra a tutto quello che non mi piaceva, sperando che con il tempo le cose si sarebbero aggiustate ma le cose con il tempo peggioravano e basta.
Adesso non esco più con il primo tizio qualsiasi tanto per "fare serata" o perchè non ho niente di meglio da fare il sabato sera o perchè ho bisogno di sentirmi un pò corteggiata.
Che dite? Sono o non sono una vera zitella?

Soffrire,accontentarsi e faticare

Ci tengo a fare una precisazione: sono zitella e fiera di esserlo. A chi mi chiede perchè ho smesso di andare agli appuntamenti al buio, di frequentare tutti i locali per single di Milano e di girare agghindata come un albero di Natale e con tacco 12 nella vaga speranza di attrarre qualche uomo ( decente e possibilmente eterossesuale) rispondo che non ne vale la pena.
Piuttosto che passare un altra serata come tutte quelle degli ultimi anni preferisco dedicarmi ai passatempi più confacenti al mio stato come le parole crociate, il punto croce, la maschera al cetriolo e la lettura di nulla che sia più impegnativo di qualche Harmony.
Da vera zitella so che gli uomini sopra i 35 sono come i bagni dentro una stazione ferroviaria: o sono occupati o se sono liberi sono guasti.
Insomma il concetto di base è che non esistono uomini decenti e liberi ancora in circolazione: se uno è ancora single c'è il suo perchè, o più di uno..
Sto scherzando certo, ma neanche tanto: il mio passato sentimentale si può sintetizzare in tre parole che non sono sole, cuore, amore ma SOFFRIRE, ACCONTENTARSI E FATICARE.
Certe storie sono state più una sofferenza ( parlo degli amori non ricambiati, per esempio) altre sono state più  un accontentarsi del minimo sindacale per poi scoprire che non riuscivo ad avere neanche quello e altre ancora (le peggiori) sono state un orrenda combinazione tra le due cose.
Ma tutte sono state FATICOSE: era un cercare di convincere qualcuno che non voleva saperne di me che ero la donna della sua vita oppure un cercare di smussare gli spigoli per cercare di far funzionare un qualcosa che mai avrebbe dovuto iniziare.
 Fatica, fatica, fatica.
Era sempre un cercare di diventare la donna che il lui di turno voleva che io fossi e sempre per sentirmi dire "tu sei troppo questo" o " non abbastanza quell' altro" oppure peggio ancora a comprendere, giustificare, accontentarmi.
Lui non ha tempo per me? Beh, sai devo avere pazienza: si è separato da poco non è ancora pronto per avere una storia.
Non possiamo mai uscire perchè lui dice di non avere nemmeno i soldi per un aperitivo? Beh, ma quello che conta è altro.
Lui non ha mai slanci nei miei confronti ? Beh, sai non abbiamo più 15 anni.
Ma adesso ho una buona notizia da darvi: io non mi accontento più!      

Come si diventa una zitella

Ho una scabrosa confessione da farvi ( le femministe insorgeranno dalla tomba): dopo la laurea lo scopo della vita per me era quello di innamorarmi, sposare un uomo possibilmente in grado di mantenermi e mettere al mondo un paio di marmocchi.
Tutto il resto per me aveva un valore relativo. Non guardatemi cosi male: per divertirmi, mi ero divertita abbastanza,(dopo un pò ballare sui cubi stanca e mi ero scocciata di uscire con gli amici tutte le sere) e nel mio petto non batte un cuore di donna in carriera.
Si , la laurea l' avevo presa volentieri perchè  qualcosa nella vita bisogna pur fare ma nel panorama di stage infiniti, lavoretti mal pagati e poco qualificati che mi si era schiuso dopo l'università non riuscivo a scorgerci grandi orizzonti di soddisfazione personale.
A quel punto mi si è posta la famosa domanda: " Adesso che sono grande che cosa farò nella vita?".
E visto che non nè la stoffa per fare l'imprenditrice nè volevo cambiare il mondo o inseguire una passione divorante, la risposta è stata chiara: trovare marito e riprodurmi.
Purtroppo sapevo bene che non sarebbe stato facile perchè ero già in ritardo di anni  con la tabella di marcia.
 La mia vita amorosa fino a quel momento era stata un perfetta applicazione della legge di Murphy: quando mi piaceva qualcuno, questo non mi guardava neppure e invece avevo un gran successo con quelli che non mi interessavano per niente.
Questo non mi impedi di avere qualche insulsa storiella più che altro per non fare sempre la figura della sfigata che non ha mai un ragazzo.
Quello che ricordo di quel periodo sono le dure lotte che facevo con i ragazzi con cui uscivo: loro sembravano interessati solo ad infilarsi sotto i miei vestiti e io a tenerli addosso.
So che può sembrare incredibile ma in fondo stiamo parlando di un altra epoca ma io volevo preservarmi per l'uomo giusto, per il mio Grande Amore che mi avrebbe fatto scoprire il sesso, schiudendomi le porte dell'estasi ( si lo so: ho letto troppi romanzi Harmony!).
All'epoca la mia condizione di zitella era solo una leggera scocciatura : ero convinta che prima o poi l'amore arriva, se non sarebbe stata l'estate al mare sarebbe stata l'estate dell'interrail ma un bel giorno avrei conosciuto un ragazzo davvero speciale che avrebbe avuto occhi solo per me..
Nel frattempo c'erano un mucchio di cose divertenti da fare e amici con cui uscire per cui non avere un uomo non era poi un gran problema.
Ma come dicono gli antichi " panta rei" , tutto scorre e quando ho cominciato a realizzare che pian pianino tutti i miei amici si erano fidanzati, mi ha preso il panico.
Sentivo che dovevo trovare al più presto, pena lo zitellaggio eterno, un uomo, anzi un MARITO.
Tra i 27 e i 28 anni tutti i miei amici hanno cominciato a sposarsi e mi sembra di non aver fatto altro in quel periodo che andare ai matrimoni degli altri e ironia della sorte non riuscivo nemmeno a prendere il bouquè che le amiche impietosite mi lanciavano..
( Era un chiaro segnale di predestinazione allo zitellaggio  anche se io mi ostinavo a ignorarlo).
Dai 25 ai 30 anni ho cercato marito come una forsennata ma più cercavo meno trovavo.
Finchè a 30 anni quando ormai mi sentivo condannata alla solitudine più totale e il mio orologio biologico urlava da fare paura  ho conosciuto LUI, il salvatore della patria che colui che mi avrebbe salvato da un destino crudele di zitellaggio.
A questo punto vi aspetterete il lieto fine ma sorry il lieto fine non c'è..
Sette anni e sette giorni dopo avermi promesso di amarmi e onorarmi per tutti i giorni della sua vita e dopo avermi infilato al dito la fede di platino con il diamantino ha infilato un altra cosa in una valchiria russa e ..beh il resto è storia.       

sabato 14 maggio 2011

Il sesso nuoce gravemente alla salute ( del cuore).

Quasi tutte le mie amiche zitelle hanno un trombamico che le conforta nei sabati pomeriggio bui e tempestosi. Per esempio, la mia amica Liliana ha un trombamico con cui fa sesso sfrenato in macchina nel parcheggio del cimitero ( il  che sarebbe un pò troppo macabro per i miei gusti ma lei trova che sia trasgressivo ed eccitante) e Silvia passa dei pomeriggi bollenti con il suo amante che ha venticinque anni meno di lei.. ma io no.
Da vera zitella resisto alle tentazioni della carne da cosi tanto tempo che ormai mi sono dimenticata come si fa ( giuro!) e la ragione della mia castità è che ho scoperto che il sesso nuoce gravemente alla salute (del cuore). 
Non ridete: è un avvertimento che va preso molto seriamente.Le mie storie peggiori sono state con uomini con cui avevo una grande chimica: per esempio con l'ultimo esemplare della mia collezione di uomini. Uno che era nell'ordine 1) un grande bastardo 2) disoccupato 3) malato di cancro 4) bugiardo e manipolatore ad oltranza.
Domandina : perchè non mi sono accorta che era un tipo cosi? Perchè non mi sono presa la briga di conoscerlo e di uscirci quattro o cinque volte prima di " consumare". Se mi fossi limitata a parlare con lui davanti ad una tazza di thè (verde e senza zucchero) non avrei tardato a scoprire la sua inconsistenza e superficialità.
Invece noi non abbiamo parlato. Quando lui si è offerto di farmi i massaggi e quando mi ha cominciato a baciarmi con una grande dolcezza, mi si è aperto l'eldorado.
Insomma lo so che lo conoscevo poco ma la tentazione dopo tanta solitudine e astinenza è stata irresistibile: e abbiamo passato un week end grandioso di sesso sfrenato e coccole.
Il sesso nuoce gravemente alla salute del cervello perchè dopo quel week end avevo il cervello talmente annebbiato dal benessere ormonale che quando lui ( che si era presentato come single) mi ha confessato che single non era , io non l' ho mandato a quel paese come avrebbe giustamente meritato.
No gli ho semplicemente detto di scegliere e me ne sono stata (tutta sognante) a sperare che scegliesse me!
E quando lui, dopo una settimana mi ha detto che l'aveva lasciata e che aveva capito che voleva stare con me, io gli ho gettato le braccia al collo ( nota d'autore: ovviamente non si sono mai lasciati e lui stava con tutte e due e tacchinava chiunque portasse una gonna).
Perchè tale ciecità? Perchè dopo quel week end stavo talmente bene che lui avrebbe potuto fare di me quello che voleva. 
 Purtroppo con il tempo hanno cominciato ad emergere nuove bugie tipo che con me e i miei amici faceva il fidanzato ( e voleva conoscere i miei genitori) e con i suoi amici negava che tra noi ci fosse qualcosa nel timore che lo andassero a riferire a lei.
Ma io lobotomizzata ai massimi livelli non vedevo cose evidenti perchè il sesso era grandioso e quando lui mi prendeva tra le braccia non capivo più nulla e credevo a tutto quello che lui mi diceva.
Quindi capite bene che il sesso nuoce gravemente alla salute del cervello!
            

Con gli uomini ho chiuso

E' sabato sera e da vera zitella me ne sto a casa a fare la calza ( non so cucire ma fa lo stesso, no?). Qualsiasi cosa tranne andare in un posto dove potrei incontrare un esemplare di sesso maschile che guarda caso potrebbe piacermi.
A parte che da vera zitella non appena mi presentano qualcuno gli trovo immediatamente dei difetti ( altrimenti che zitella sarei?).. cmq nessun uomo per quanto attraente ( ammesso che possa esistere un esemplare di maschio adulto eterosessuale, interessante, sano di mente  ancora libero!) può strapparmi dalla mia torre d'avorio in cui mi sono rifugiata da sei mesi a questa parte.
Si, è vero che ho avuto la solita delusione d'amore di quelle che sarebbe stato meglio essere investite da un treno merci, però il punto è SONO STANCA DEGLI UOMINI.
Nella mia vita precedente ( va beh  sono solo sei mesi ma mi piace drammatizzare) non ho fatto nient'altro che passare da un rapporto sbagliato all' altro ma sempre variando: ho collezionato tutte le categorie.
Immaturi, spaventati dell'impegno, play boy, fanatici religiosi..non mi sono fatta mancare niente! Io dico sempre che bisogna essere creativi nei propri sbagli. alla fine a furia di sbagliare magari si azzecca qualcosa.
La ragione della mia ostinazione nell'uscire con uomini improvabili stava nella speranza che l'uomo che frequentavo potesse essere un diamante grezzo, un principe travestito da bestia che io avrei liberato con il mio amore.
E invece se uno che frequenti ti sembra un rospo, quando lo baci non si trasforma in un principe ma in uno scarafaggio. Garantito !
E' per questa ragione che ho bandito gli appuntamenti persino con i pochi uomini che mi chiedono di uscire. Per esempio Carlo ( nome falso) che è l'uomo più noioso che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita. Il problema di Carlo è che l'uomo SENZA..senza interessi, senza iniziativa, senza argomenti di conversazione. Un esempio dei nostri colloqui. Io: " Allora Carlo, cosa mi racconti?" Lui: " Niente, sono stanco, ho appena preso un aulin" Cosa ha fatto in questi giorni? Niente. E' uscito con qualche amico? No perchè non ha amici. Ha letto qualche libro? No perchè non gli piace leggere. E' andato al cinema, allo stadio,a  farsi una passeggiata? No perchè si sta cosi bene a casetta dopo una faticosa giornata di lavoro invece che andare in giro a spendere soldi. Che cosa fa nel week end? Sabato pulisce, domenica stira e se avanza tempo si può sempre dormire. Vacanze? Ma una volta 10 anni fa ha fatto una settimana al mare..Una mia amica sostiene che è depresso, io invece che lo conosco meglio dico che è proprio piatto di suo..
In un passato invece  presa dal panico" del oddio resterò sola a vita se non mi dò una mossa", ci sarei uscita e magari ci avrei pure imbastito una storiella. Avrei giustificato le cose peggiori.   Lui non apre bocca? Sarà timido. Non ha interessi nè argomenti di conversazione? Forse se lo stimolo un pò potrà emergere il suo potenziale. E' mortalmente noioso? Vabbè sarà affidabile. Non ha mai voglia di uscire? Possiamo stare in casa a fare sesso. Non ha nemmeno voglia di fare sesso? Almeno non mi tradisce..
Capito l'antifona? Per fortuna tutto questo appartiene ad un passato molto lontano prima che io mi convertissi allo zitellaggio.                       

La collezione

Devo ammettere che ho un debole per il collezionismo: da bambina collezionavo piume di uccello, da ragazza orecchini e ..prima di diventare zitella collezionavo uomini.
La mia era una collezione ben nutrita con pezzi unici. Il neoseparato traumatizzato dal matrimonio, quello che mia figlia è l'unico amore della mia vita?  Celo. Il quarantenne vergine che vive ancora con la mamma? Celo Uomo sposato, quello che mia moglie non mi capisce? Manca ( ach..mi devo impegnare di più)   Bello, ricco, dannato? Celo.  Uomo in carriera sposato con il lavoro? Celo.  Single quarantacinquenne allergico a qualsiasi rapporto superiore ad una settimana? Celo ( ma questo è un pezzo comune).
Ma lasciate che vi presenti il pezzo migliore della mia collezione, un esemplare più unico che raro: il disoccupato malato di cancro che oltre a queste cose : 1) mi tradiva, 2) ci provava con qualsiasi donna in circolazione 3) mi sfruttava economicamente, praticamente ed emotivamente 4) ha fatto altre cose troppo bastarde per poter essere scritte su questo blog.
Che il bello e dannato sia un pò bastardo è risaputo e infatti fa parte del suo fascino: in fondo nessuno ( me compresa) si aspetta che uno cosi si innamori veramente della ragazza della porta accanto che poi sarei io. 
Inoltre, innamorarsi di un bello e dannato hai i suoi indiscutibili vantaggi come momenti memorabili di passione e appuntamenti da sogno in cui lui riesce a farti sentire una dea.
Certo si sa già che non durerà, perchè le cose belle finiscono sempre, ma in un certo senso fa parte del gioco.
Invece che uno sfigato di rara sfiga, uno di quelli che toccano il tuo lato nascosto da crocerossina, quello a cui hai dato tutto quello che avevi e potevi dare fino ad esaurirti, ti ricambi con odio, disprezzo e crudeltà gratuita..mi ha fatto capire che potevo chiudere la mia collezione di uomini perchè ho battuto ogni record.
Scommetto che un esemplare cosi non ce l'avete nella vostra collezione, vero?

sabato 7 maggio 2011

Le confessioni di una zitella

Ho una confessione da fare: sono una zitella! Non solo ho superato i 40 anni ( e quindi entro a pieno titolo nella categoria) ma soprattutto sono sfidanzata da cosi tanto tempo che non mi ricordo più che cosa significhi avere qualcuno con cui uscire il sabato sera.
Naturalmente in un passato molto lontano ho avuto anch'io un marito e dei fidanzati e ho avuto persino dei corteggiatori che hanno fatto follie per conquistarmi come regalarmi un week end romantico a Parigi ma si tratta di un tempo cosi lontano da appartenere alla preistoria.
E i ricordi di che cosa significa far parte di una coppia diventano ogni giorno sempre più svaniti, un pò come i ricordi dell'asilo.
Naturalmente da quando sono stata mollata (a un capodanno) dal mio legittimo consorte per la versione umana della Barbie ( la solita strafiga russa alta 1,80 corpo da favola e visino d'angelo) ho fatto di tutto per uscire dal mio miserando stato di zitella.
Animata dalla speranza di trovare un uomo, ho frequentato i posti più strani e le persone più strane e ho fatto cose che mai avrei immaginato di fare nella tranquillità ovattata del matrimonio: ho viaggiato in località non turistiche, fatto speleologia, bird watching e corsi di astronomia, osservazioni astronomiche, giochi di ruolo e corsi di teatro.
Tutto il possibile per distrarmi e per  evitare di tornare ogni sera in una casa vuota a fissare il soffitto e a pensare alla famiglia che non avevo più.
Per aumentare le mie possibilità di incontro, mi sono iscritta persino a due siti per single a pagamento, ho frequentato religiosamente tutti i locali più  trendy di Milano, ho assillato amici e conoscenti perchè mi presentassero qualche maschio adulto e eterosessuale e ..al culmine della disperazione ho fatto persino delle crociere per single.
Come se non bastasse, mi sono dedicata alla formazione: ho studiato tutti i libri possibili e immaginabili sulla seduzione che ormai non ha più segreti per me. Ho letto le " Regole", poi visto che non c'era nessun maschio disposto a darmi la caccia come sostengono le autrici, sono passata a " Falli soffrire", poi " Trattali male" e infine ho capitolato con "Sposalo".
Purtroppo non ho trovato, nonostante un accurata sintesi dei principi contenuti in questi saggi manuali, nessun uomo disposto a farsi maltrattare e men che meno a farsi sposare..
Questi libri infatti presuppongono l'esistenza di un uomo che ti telefoni regolarmente ( ma quando?), che stimolato dal tuo atteggiamento sfuggente ti chieda di uscire ( in quale film?) e che giunga al punto di corteggiarti ( questa è fantascienza allo stato puro).
Insomma zitella ero e zitella rimango!