sabato 30 luglio 2011

Passione o stabilità?

Vi chiederete come faccio ad uscire con uno, oltre a non essere bello, regala alle sue fidanzate affettatrici e frullatori, che ha un senso dell'umorismo basato su pernacchie e rutti e che quando è in vena di romanticismo mi chiama :" Zampe secche"? La risposta è semplice ed è il senso di stabilità  e di protezione che mi trasmette quando siamo insieme e che è una tentazione troppo grande per una come me reduce da anni complicati con amori instabili.
Certo che anch'io sognerei una persona che mi regalasse fiori invece che una scorta di lampadine che possono sempre servire e che mi proponesse di fare l'amore tutta la notte su una spiaggia invece che andare alla fiera del tortello ma..
Ma poi penso alla mia amica Roberta e alla lista delle 101 qualità del suo uomo ideale. La mia amica, come me quarantenne, da quando è una seguace della Legge di Attrazione ha compilato una lista delle qualità che dovrebbe avere il suo fidanzato. Sto parlando di cose come " non fumatore" , " amante della poesia", "vegetariano" , " buddista", " economicamente benestante".
Ovviamente nell'attesa che questo extraterrestre compaia nella sua vita , si innamori follemente di lei e le chieda di sposarla e di mettere in cantiere un bebè, è disposta ad "accontentarsi"  di uno che abbia solo le cinque qualità in cima della sua lista.
E cioè che sia bello, stimolante, sensuale, divertente e disposto ad avere una relazione seria.
Capite perchè la mia amica è single da anni e ha solo storielle di una sera?
Perchè non esistono uomini cosi disposti ad avere una relazione seria e men che meno un figlio.
Gli uomini carismatici, affascinanti e sensuali sono quelli che piacciano a tutte e proprio per questo non vedono il motivo di ridurre le opportunità di divertimento a loro disposizione.
Perchè anche se nessuno lo dice gli uomini si dividono in due categorie: gli amanti e i mariti.
Gli amanti sono quelli che hanno un alto livello di testosterone, quelli che ti fanno venire i brividi quando ti avvicini e sono divertenti, avventurosi e sicuri di sè. Però sono anche infedeli, egoisti, inaffidabili e concentrati su se stessi. Anche se all'inizio possono sembrare divertenti, conosciuti meglio si rivelano più pesanti e sfibranti del previsto. Impossibile sperare aiuto quando avete bisogno di loro: non rinuncerebbero mai al calcetto con gli amici, al corso di fotografia, alla palestra.
Poi ci sono i mariti. Nè belli nè brutti ma assolutamente sprovvisti di sex appeal e di fantasia. Sesso il minimo sindacale all'inizio, poi una volta alla settimana se tutto va bene e se non hanno mal di testa. Abitudinari e pantofolai ma disposti a condividere la vita. Vi accompagneranno a fare la spesa senza troppo proteste e non vi lasceranno se ingrassate di 10 kg. Magari non ve lo dicono sempre ma vi vogliono bene e ve lo dimostrano cambiando la lampadina che si è fulminata.
Insomma con gli uomini del primo tipo morirete d'ansia e di gelosia e con quelli del secondo morirete di noia ma almeno non sarete zitelle e poi di qualcosa bisogna pur morire.
La nostra ostinazione è che vogliamo la giusta via di mezzo : l'uomo affidabile E romantico, quello passionale E fedele, quello divertente E premuroso.
Uomini cosi ne esistono uno su un milione e se l'avete trovato tenetevelo stretto perchè sono una rarità.
Ci sono invece gli ibridi che hanno le caratteristiche peggiori di entrambi i tipi: sono sfigati come i mariti e immaturi ed egoisti come gli amanti.
E' inutile dire che di uomini single cosi dopo i 40 è pieno il mondo. Anzi si trovano ormai solo quelli sul mercato.
Perciò ringrazio quando il tipo con cui esco mi regala un contenitore per la spazzatura ( che a casa mia manca) perchè altrimenti dovrei comprarmelo da solo e sono felice quando mi regala una forma di pecorino ( sai quanto costa?)..  

giovedì 7 luglio 2011

Gli uomini preferiscono le stronze

E' un fatto risaputo che gli uomini preferiscano le stronze. Parola di un ex brava ragazza che è diventata di recente una stronza ultimo modello. Si, lo ammetto : sono stata per tutta la vita la classica brava ragazza. Quella da sposare insomma: sempre sorridente e di buon umore anche nelle mie giornate peggiori, sempre carina anche con le persone sgradevoli, vestita in modo sexy anche quando fuori c'erano 30 gradi sotto zero. Ero la moglie ideale: gheisha dentro e fuori dal letto, sempre disponibile sessualmente, rispettavo i suoi spazi e i suoi improvvisi impegni di lavoro senza chiedergli spiegazioni, in più andavo d'accordo con la suocera e passavo ore in cucina.
Il risultato tra matrimonio e altre relazioni è che gli uomini con me si annoiavano e mi tradivano alla prima occasione oppure stavano con me perchè ero il porto sicuro ma sognavano il mare aperto.
Chinque sia o sia stata in passato una brava ragazza sa che cosa intendo. Diventerei miliardaria se avessi guadagnato un euro  tutte le volte che ho sentito la famosa frase : " Sei troppo dolce, troppo buona, troppo disponibile.. con te non c'è gusto!".
Oppure " Ti voglio bene ma non ti amo". Gli uomini stavano con me ma non si innamoravano di me : io invece mi innamoravo come un tordo e davo tutto quello che avevo per essere regolarmente mollata, tradita o usata come ripiego per dimenticare il loro vero amore ( dopo 40 anni passati cosi ho cominciato a capire i serial killer!).
Ma asciugatevi la lacrima: Anna Rossi la buona appartiene alla vita precedente, adesso c'è Anna Rossi la stronza.
E vi assicuro che ho un gran successo con gli uomini: se prima passavo la vita ad inseguire uomini che non mi volevano, adesso scappo da uomini che mi vogliono e che mi propongono storie serie e matrimonio e bambini..
Ma andiamo con ordine e vediamo di capire che cos'è una stronza.
La vera stronza si comporta come se fosse l'unica donna sulla faccia della terra e come se per un uomo fosse un onore uscire con lei.
Si concede con il contagocce: da poco e  pretende molto.
In più è una rompiballe galattica : vuole essere portata di qua e di là e trattata con i guanti di velluto e quando qualcosa non le va bene lo dice chiaramente.
Non finge che le piaccia un ristorante dozzinale, un film commerciale o un bacio dato male.
Mette le sue esigenze al primo posto e pretende che sia sempre lui ad adattarsi a lei.
Disdice gli appuntamenti all'ultimo minuto se le gira o se ha dei programmi più interessanti per la serata e lo fa adducendo scuse improvabili o vaghe senza sentirsi neanche un pò in colpa per il bidone.
Se lui si offende e le dà il benservito ( ma lui non lo fa anzi si attacca di più !) , la stronza non si scompone: sa che vive benissimo anche senza di lui.
La stronza non pretende nè offre fedeltà: non è infedele nel senso stretto del termine perchè non si lega mai a nessuno ma non esclude la possibilità di poter incontrare qualcuno di più interessante dell' uomo che frequenta al momento.
La stronza non vuole matrimonio nè figli nè relazioni troppo strette che vive come una minaccia alla sua libertà e per questo motivo gli uomini muoiono dalla voglia di impegnarsi con lei.
La sua arma vincente è che la stronza è assolutamente psicopatica: un giorno è dolce come il miele e il giorno dopo fredda come il ghiaccio, non si sa mai che cosa aspettarsi da lei e questo agli uomini piace moltissimo.
Si potrebbe pensare che una donna del genere sia un incubo ma per strane ragioni piace moltissimo: gli uomini perdono la testa per lei.
Vi chiedete come sia possibile diventare cosi se la stronzaggine non è nelle vostre corde. Vi assicuro che la stronzaggine fa parte delle corde dell'essere umano, basta lasciarla uscire  e dopo 10 anni di matrimonio da moglie di " Casa delle bambole" , essere stronze vi verrà assolutamente naturale e non dovrete neanche leggere il libro " Gli uomini preferiscono le stronze".
Il motivo è semplice: le relazioni sono noiose e faticose e prima di lasciarvi intrappolare di nuovo in un matrimonio con tutto quello che comporta ( pranzi domenicali dalla suocera, il lettone usato solo per dormire, ore in cucina per nutrire il vostro maritino ecc..) deve valerne la pena.
Giungerete alla conclusione che nulla è prezioso come la vostra libertà e che se un uomo vuole avere il vostro tempo e le vostre attenzioni deve meritarsele.  

venerdì 20 maggio 2011

Io non mi accontento più

Sapete quello che vi dico? Io non mi accontento più! Non è vero che chi si contenta gode, chi si contenta finisce per intristirsi e per perdere l'autostima.
E lo so bene perchè mi sono accontentata anche troppo in passato.
Tutte le volte che ho cercato di fare andare bene le cose a tutti i costi, di giustificare certi comportamenti "perchè tanto siamo all'inizio e alla nostra età nessuno si innamora subito", di chiudere gli occhi su certi difetti che mi infastidivano, dicendomi che " tanto l'uomo perfetto non esiste", mi sono ritrovata in una storia più triste e noiosa dell'altra.
Per esempio sono uscita con un fascistone con simpatie Hitleriane che aveva come suoneria del cellulare: " Facetta nera dell'abissina"e come se non bastasse, era più basso di me di cinque centimetri ( e ce l'aveva veramente piccolo).
 Io a cercare di convincermi che avere delle idee politiche diverse in una coppia non è un gran problema ma quando ho scoperto che andava a prostitute e che riteneva che in caso di litigio  l'uomo fosse autorizzato a prendere la sua donna a schiaffoni , sono scappata a gambe levate.
Mi aveva raccontato di vari schiaffoni dati alla sua fidanzata in occasione di presunti tradimenti  mentre lui la tradiva regolarmente ma per l'uomo è una cosa diversa "perchè l'omo è omo".
Ovviamente sono fuggita alla velocità della luce prima di subire la stessa sorte della sua ex.
Poi c'è stato Enzo: mi ero resa conto  sin dall'inizio che fosse "leggermente"  ossessivo ( mi costringeva a lavarmi le mani almeno 5 volte durante il pasto ed era veramente seccante alzarmi in continuazione mentre stavo mangiando) ma io a dirmi che nessuno è perfetto e poi lui, a differenza degli altri, voleva una storia seria.
Nel giro di un mese la nostra storia è diventa un presidio di igiene sanitaria con lui che controllava lo stato di pulizia del wc e i nostri discorsi ruotavano intorno ai prodotti per la pulizia del water (per la quale  aveva una vera ossessione)  alla raccolta differenziata dei rifiuti e a germi e batteri.     
Il peggio è stato ( e vi  giuro non mento!) quando mi ha detto che non voleva fare l'amore con me se non mi fossi debitamente disinfettata: infatti il pensiero dei germi che potevo avere addosso gli faceva passare tutta la libido.
Ovviamente io non mi sono disinfettata e la storia è finita con un memorabile litigio.
Che cosa ci ho ricavato da queste storie? Certo ho fatto delle esperienze ma niente che valesse la pena di vivere nè di ricordare perchè erano storie che partivano già da una base pericolante.
Una vocina dentro di me mi diceva sin dall'inizio che non erano quelli giusti ma io cercavo di ignorarla perchè volevo fidanzarmi a tutti i costi.
Passavo sopra a tutto quello che non mi piaceva, sperando che con il tempo le cose si sarebbero aggiustate ma le cose con il tempo peggioravano e basta.
Adesso non esco più con il primo tizio qualsiasi tanto per "fare serata" o perchè non ho niente di meglio da fare il sabato sera o perchè ho bisogno di sentirmi un pò corteggiata.
Che dite? Sono o non sono una vera zitella?

Soffrire,accontentarsi e faticare

Ci tengo a fare una precisazione: sono zitella e fiera di esserlo. A chi mi chiede perchè ho smesso di andare agli appuntamenti al buio, di frequentare tutti i locali per single di Milano e di girare agghindata come un albero di Natale e con tacco 12 nella vaga speranza di attrarre qualche uomo ( decente e possibilmente eterossesuale) rispondo che non ne vale la pena.
Piuttosto che passare un altra serata come tutte quelle degli ultimi anni preferisco dedicarmi ai passatempi più confacenti al mio stato come le parole crociate, il punto croce, la maschera al cetriolo e la lettura di nulla che sia più impegnativo di qualche Harmony.
Da vera zitella so che gli uomini sopra i 35 sono come i bagni dentro una stazione ferroviaria: o sono occupati o se sono liberi sono guasti.
Insomma il concetto di base è che non esistono uomini decenti e liberi ancora in circolazione: se uno è ancora single c'è il suo perchè, o più di uno..
Sto scherzando certo, ma neanche tanto: il mio passato sentimentale si può sintetizzare in tre parole che non sono sole, cuore, amore ma SOFFRIRE, ACCONTENTARSI E FATICARE.
Certe storie sono state più una sofferenza ( parlo degli amori non ricambiati, per esempio) altre sono state più  un accontentarsi del minimo sindacale per poi scoprire che non riuscivo ad avere neanche quello e altre ancora (le peggiori) sono state un orrenda combinazione tra le due cose.
Ma tutte sono state FATICOSE: era un cercare di convincere qualcuno che non voleva saperne di me che ero la donna della sua vita oppure un cercare di smussare gli spigoli per cercare di far funzionare un qualcosa che mai avrebbe dovuto iniziare.
 Fatica, fatica, fatica.
Era sempre un cercare di diventare la donna che il lui di turno voleva che io fossi e sempre per sentirmi dire "tu sei troppo questo" o " non abbastanza quell' altro" oppure peggio ancora a comprendere, giustificare, accontentarmi.
Lui non ha tempo per me? Beh, sai devo avere pazienza: si è separato da poco non è ancora pronto per avere una storia.
Non possiamo mai uscire perchè lui dice di non avere nemmeno i soldi per un aperitivo? Beh, ma quello che conta è altro.
Lui non ha mai slanci nei miei confronti ? Beh, sai non abbiamo più 15 anni.
Ma adesso ho una buona notizia da darvi: io non mi accontento più!      

Come si diventa una zitella

Ho una scabrosa confessione da farvi ( le femministe insorgeranno dalla tomba): dopo la laurea lo scopo della vita per me era quello di innamorarmi, sposare un uomo possibilmente in grado di mantenermi e mettere al mondo un paio di marmocchi.
Tutto il resto per me aveva un valore relativo. Non guardatemi cosi male: per divertirmi, mi ero divertita abbastanza,(dopo un pò ballare sui cubi stanca e mi ero scocciata di uscire con gli amici tutte le sere) e nel mio petto non batte un cuore di donna in carriera.
Si , la laurea l' avevo presa volentieri perchè  qualcosa nella vita bisogna pur fare ma nel panorama di stage infiniti, lavoretti mal pagati e poco qualificati che mi si era schiuso dopo l'università non riuscivo a scorgerci grandi orizzonti di soddisfazione personale.
A quel punto mi si è posta la famosa domanda: " Adesso che sono grande che cosa farò nella vita?".
E visto che non nè la stoffa per fare l'imprenditrice nè volevo cambiare il mondo o inseguire una passione divorante, la risposta è stata chiara: trovare marito e riprodurmi.
Purtroppo sapevo bene che non sarebbe stato facile perchè ero già in ritardo di anni  con la tabella di marcia.
 La mia vita amorosa fino a quel momento era stata un perfetta applicazione della legge di Murphy: quando mi piaceva qualcuno, questo non mi guardava neppure e invece avevo un gran successo con quelli che non mi interessavano per niente.
Questo non mi impedi di avere qualche insulsa storiella più che altro per non fare sempre la figura della sfigata che non ha mai un ragazzo.
Quello che ricordo di quel periodo sono le dure lotte che facevo con i ragazzi con cui uscivo: loro sembravano interessati solo ad infilarsi sotto i miei vestiti e io a tenerli addosso.
So che può sembrare incredibile ma in fondo stiamo parlando di un altra epoca ma io volevo preservarmi per l'uomo giusto, per il mio Grande Amore che mi avrebbe fatto scoprire il sesso, schiudendomi le porte dell'estasi ( si lo so: ho letto troppi romanzi Harmony!).
All'epoca la mia condizione di zitella era solo una leggera scocciatura : ero convinta che prima o poi l'amore arriva, se non sarebbe stata l'estate al mare sarebbe stata l'estate dell'interrail ma un bel giorno avrei conosciuto un ragazzo davvero speciale che avrebbe avuto occhi solo per me..
Nel frattempo c'erano un mucchio di cose divertenti da fare e amici con cui uscire per cui non avere un uomo non era poi un gran problema.
Ma come dicono gli antichi " panta rei" , tutto scorre e quando ho cominciato a realizzare che pian pianino tutti i miei amici si erano fidanzati, mi ha preso il panico.
Sentivo che dovevo trovare al più presto, pena lo zitellaggio eterno, un uomo, anzi un MARITO.
Tra i 27 e i 28 anni tutti i miei amici hanno cominciato a sposarsi e mi sembra di non aver fatto altro in quel periodo che andare ai matrimoni degli altri e ironia della sorte non riuscivo nemmeno a prendere il bouquè che le amiche impietosite mi lanciavano..
( Era un chiaro segnale di predestinazione allo zitellaggio  anche se io mi ostinavo a ignorarlo).
Dai 25 ai 30 anni ho cercato marito come una forsennata ma più cercavo meno trovavo.
Finchè a 30 anni quando ormai mi sentivo condannata alla solitudine più totale e il mio orologio biologico urlava da fare paura  ho conosciuto LUI, il salvatore della patria che colui che mi avrebbe salvato da un destino crudele di zitellaggio.
A questo punto vi aspetterete il lieto fine ma sorry il lieto fine non c'è..
Sette anni e sette giorni dopo avermi promesso di amarmi e onorarmi per tutti i giorni della sua vita e dopo avermi infilato al dito la fede di platino con il diamantino ha infilato un altra cosa in una valchiria russa e ..beh il resto è storia.       

sabato 14 maggio 2011

Il sesso nuoce gravemente alla salute ( del cuore).

Quasi tutte le mie amiche zitelle hanno un trombamico che le conforta nei sabati pomeriggio bui e tempestosi. Per esempio, la mia amica Liliana ha un trombamico con cui fa sesso sfrenato in macchina nel parcheggio del cimitero ( il  che sarebbe un pò troppo macabro per i miei gusti ma lei trova che sia trasgressivo ed eccitante) e Silvia passa dei pomeriggi bollenti con il suo amante che ha venticinque anni meno di lei.. ma io no.
Da vera zitella resisto alle tentazioni della carne da cosi tanto tempo che ormai mi sono dimenticata come si fa ( giuro!) e la ragione della mia castità è che ho scoperto che il sesso nuoce gravemente alla salute (del cuore). 
Non ridete: è un avvertimento che va preso molto seriamente.Le mie storie peggiori sono state con uomini con cui avevo una grande chimica: per esempio con l'ultimo esemplare della mia collezione di uomini. Uno che era nell'ordine 1) un grande bastardo 2) disoccupato 3) malato di cancro 4) bugiardo e manipolatore ad oltranza.
Domandina : perchè non mi sono accorta che era un tipo cosi? Perchè non mi sono presa la briga di conoscerlo e di uscirci quattro o cinque volte prima di " consumare". Se mi fossi limitata a parlare con lui davanti ad una tazza di thè (verde e senza zucchero) non avrei tardato a scoprire la sua inconsistenza e superficialità.
Invece noi non abbiamo parlato. Quando lui si è offerto di farmi i massaggi e quando mi ha cominciato a baciarmi con una grande dolcezza, mi si è aperto l'eldorado.
Insomma lo so che lo conoscevo poco ma la tentazione dopo tanta solitudine e astinenza è stata irresistibile: e abbiamo passato un week end grandioso di sesso sfrenato e coccole.
Il sesso nuoce gravemente alla salute del cervello perchè dopo quel week end avevo il cervello talmente annebbiato dal benessere ormonale che quando lui ( che si era presentato come single) mi ha confessato che single non era , io non l' ho mandato a quel paese come avrebbe giustamente meritato.
No gli ho semplicemente detto di scegliere e me ne sono stata (tutta sognante) a sperare che scegliesse me!
E quando lui, dopo una settimana mi ha detto che l'aveva lasciata e che aveva capito che voleva stare con me, io gli ho gettato le braccia al collo ( nota d'autore: ovviamente non si sono mai lasciati e lui stava con tutte e due e tacchinava chiunque portasse una gonna).
Perchè tale ciecità? Perchè dopo quel week end stavo talmente bene che lui avrebbe potuto fare di me quello che voleva. 
 Purtroppo con il tempo hanno cominciato ad emergere nuove bugie tipo che con me e i miei amici faceva il fidanzato ( e voleva conoscere i miei genitori) e con i suoi amici negava che tra noi ci fosse qualcosa nel timore che lo andassero a riferire a lei.
Ma io lobotomizzata ai massimi livelli non vedevo cose evidenti perchè il sesso era grandioso e quando lui mi prendeva tra le braccia non capivo più nulla e credevo a tutto quello che lui mi diceva.
Quindi capite bene che il sesso nuoce gravemente alla salute del cervello!
            

Con gli uomini ho chiuso

E' sabato sera e da vera zitella me ne sto a casa a fare la calza ( non so cucire ma fa lo stesso, no?). Qualsiasi cosa tranne andare in un posto dove potrei incontrare un esemplare di sesso maschile che guarda caso potrebbe piacermi.
A parte che da vera zitella non appena mi presentano qualcuno gli trovo immediatamente dei difetti ( altrimenti che zitella sarei?).. cmq nessun uomo per quanto attraente ( ammesso che possa esistere un esemplare di maschio adulto eterosessuale, interessante, sano di mente  ancora libero!) può strapparmi dalla mia torre d'avorio in cui mi sono rifugiata da sei mesi a questa parte.
Si, è vero che ho avuto la solita delusione d'amore di quelle che sarebbe stato meglio essere investite da un treno merci, però il punto è SONO STANCA DEGLI UOMINI.
Nella mia vita precedente ( va beh  sono solo sei mesi ma mi piace drammatizzare) non ho fatto nient'altro che passare da un rapporto sbagliato all' altro ma sempre variando: ho collezionato tutte le categorie.
Immaturi, spaventati dell'impegno, play boy, fanatici religiosi..non mi sono fatta mancare niente! Io dico sempre che bisogna essere creativi nei propri sbagli. alla fine a furia di sbagliare magari si azzecca qualcosa.
La ragione della mia ostinazione nell'uscire con uomini improvabili stava nella speranza che l'uomo che frequentavo potesse essere un diamante grezzo, un principe travestito da bestia che io avrei liberato con il mio amore.
E invece se uno che frequenti ti sembra un rospo, quando lo baci non si trasforma in un principe ma in uno scarafaggio. Garantito !
E' per questa ragione che ho bandito gli appuntamenti persino con i pochi uomini che mi chiedono di uscire. Per esempio Carlo ( nome falso) che è l'uomo più noioso che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita. Il problema di Carlo è che l'uomo SENZA..senza interessi, senza iniziativa, senza argomenti di conversazione. Un esempio dei nostri colloqui. Io: " Allora Carlo, cosa mi racconti?" Lui: " Niente, sono stanco, ho appena preso un aulin" Cosa ha fatto in questi giorni? Niente. E' uscito con qualche amico? No perchè non ha amici. Ha letto qualche libro? No perchè non gli piace leggere. E' andato al cinema, allo stadio,a  farsi una passeggiata? No perchè si sta cosi bene a casetta dopo una faticosa giornata di lavoro invece che andare in giro a spendere soldi. Che cosa fa nel week end? Sabato pulisce, domenica stira e se avanza tempo si può sempre dormire. Vacanze? Ma una volta 10 anni fa ha fatto una settimana al mare..Una mia amica sostiene che è depresso, io invece che lo conosco meglio dico che è proprio piatto di suo..
In un passato invece  presa dal panico" del oddio resterò sola a vita se non mi dò una mossa", ci sarei uscita e magari ci avrei pure imbastito una storiella. Avrei giustificato le cose peggiori.   Lui non apre bocca? Sarà timido. Non ha interessi nè argomenti di conversazione? Forse se lo stimolo un pò potrà emergere il suo potenziale. E' mortalmente noioso? Vabbè sarà affidabile. Non ha mai voglia di uscire? Possiamo stare in casa a fare sesso. Non ha nemmeno voglia di fare sesso? Almeno non mi tradisce..
Capito l'antifona? Per fortuna tutto questo appartiene ad un passato molto lontano prima che io mi convertissi allo zitellaggio.